Una nuova intervista per voi bastardi, pescata direttamente dagli avanzi di magazzino della nota fanzine laziale “Depistaggio”: scherzi a parte,
finalmente un botta-e-risposta come si deve.
La parola, dunque, ai Boots Brothers, la spaghetti-Oi! bènd di Frosinone per eccellenza, e un plauso a loro perché hanno scelto di esprimersi tutti indistintamente, ripudiando la consueta soluzione del portavoce, opzione che a pensarci bene sa un po’ di carabinieri. Colgo infine l’occasione per salutare il disperso Alex Drugo, corrispondente lamettiano in quella terra di ciociari.
Torna presto, che ti abbiamo preparato un golfino.
Vabbè, buona fruizione.

Intervista fatta da Alex al gruppo sul balcone della casa di David in un tristissimo, non identificato giorno del Marzo 2003.

A= Intervistatore
C= Camillo
M= Merc alias Daniele
D= David
S= Steve alias Enrico

A: Allora la prima domanda è di rito… quando siete nati, cosa proponete, di cosa parlano i vostri testi, chi cazzo siete, e che cazzo volete.

C: Siamo nati a metà novembre del 2002 e proponiamo Birra e Sorca per tutti. I nostri testi parlano di Frikkettoni, Nazi, Omologazione e Calcio.
S: Corvi e Movimento Gay Internazionale (rutto) e il gruppo è composto da Daniele al Basso (con l’autorizzazione del padre), Camillo alla voce, Steve la Chance alla batteria, David alla chitarra e Noemi (nuovo innesto rispetto al cd) alla seconda chitarra.

A: Nel demo registrato da poco, troviamo una song come “Piazzale Loreto”: come vivete l’Antifascismo, in una città come Frosinone dove il fascismo sembra dilagare?

D: L’antifascismo per me è un dovere morale.
S: Per me è un dovere orale.
C: Il nostro atteggiamento nei confronti dei coatti, pseudofasci e merdacce varie deriva dal fatto che quotidianamente ci ricordano che viviamo per combattere.
M: È una domanda un po’ complessa perché a Frosinone non esistono i veri fascisti, esistono solo coatti che non sanno neanche cosa sia il fascismo e non hanno ideali, quindi più che antifascismo si tratta di conquistare il rispetto.

A: In “Bellator Frusino”, invece, dimostrate un vero, autentico amore verso il Frosinone Calcio e il Frosinone città… come vivete la vita da stadio, e soprattutto: qual è la vostra idea su quella piccola, insignificante provincia che è Latina?

C: Siamo gli unici tifosi che rischiano di prendere schiaffi sia dalla tifoseria avversaria che da quella casalinga.
S: Il sogno di un ciociaro è alzarsi la mattina, aprire la finestra e non vedere più Latina!
C: Enrico porta sfiga (non ha mai visto vincere l’11 Canarino).
D: Alle partite di calcio preferisco i Toga Partyes…
M: Ad inizio stagione andavo allo stadio per vedere tutte le partite casalinghe, poi però la domenica abbiamo cominciato a provare con il gruppo e andare allo stadio si è fatto più difficile, ma di sicuro l’amore per il Frosinone rimane forte.

A: Lasciamo stare il calcio e parliamo prettamente di musica e di concerti: come è andato il vostro primo concerto in quel di Civitavecchia insieme ai B-Riot?

D: Fichissimo, veramente emozionante suonare con i Dead Kennedys italiani.
C: Volevamo più birra sul palco.
S: Volevamo più canzoni sul palco.
M: Il nostro primo concerto a Civitavecchia è andato molto bene, anche perché praticamente tutti noi, anche se con gruppi diversi, avevamo già suonato davanti ad un pubblico, quindi non c’era l’impaccio che si crea di solito nelle prime apparizioni. L’unico timore l’ho provato quando abbiamo suonato “I Hate Freak” dei Bloody Riot, per il semplice fatto che avevamo davanti i B-Riot stessi.

A: Cosa pensate della scena Skin e Punk a Frosinone? E in Italia? C’è una buona realtà? E soprattutto: dopo il fallimento per cause esterne dello scorso raduno, quale futuro per la scena Oi! Ciociara?

D: La scena Skinheads e Punk a Frosinone non esiste, e per quanto riguarda altri tipi di scene nella mia città le trovo veramente tristi. In Italia invece considero Torino veramente figa.
S: C’è una scena? In Italia? In futuro ci saranno più raduni Hippies & Dandy, e meno raduni Skins e Punx.
C: Meno stile più coerenza.
M: La scena Skins e Punx a Frosinone penso che, anche se ristretta, sia una bella scena, perché in una città come questa, piena di Gabber, di frikkettoni e di coatti, la nostra unità è un buon messaggio. A livello nazionale anche vedo una bella scena… ai concerti vedo persone affiatate che si incontrano da tutta Italia…

A: Il vostro stile musicale, almeno al primo ascolto, sembra più riconducibile all’Oi! classico, in un periodo in cui l’Oi!core sembra farla da padrone. Non vi sentite un po’ fuori dagli schemi?

D: Non seguo molto quello che va e non va nell’ambiente e sinceramente nemmeno mi interessa.
C: Se mi fosse fregato qualcosa degli schemi non sarei uno skinhead.
M: Penso che, soprattutto per i gruppi che si affacciano adesso nel panorama musicale Oi!, non si può più fare una distinzione precisa. Ad esempio, all’interno dello stesso cd di uno stesso gruppo possiamo trovare diversi generi. Più che in controtendenza, il nostro è un tentativo e una voglia di ritornare ad un Oi! vecchio stampo.

A: Guardando il vostro Ciddì, noto che stranamente Enrico (Ex Voce dei Rout) è seduto dietro la batteria, e Merc (Ex Chitarrista Contrordine) suona il basso, mentre David (ex Bassista Contrordine) la chitarra. Siete il frutto di un esperimento o il frutto di una mutazione genetica?

D: Siamo O.G.M.
C: Siamo il frutto di Chernobyl.
S: La seconda che hai detto.

A: Quali sono i vostri concerti futuri?

D: (Risata) Proviamo ogni eclissi solare, suoneremo a Woodstock nel 2009…
S: Abbiamo in previsione delle date in: Kurdistan, Pakistan, Serbia e Iraq (in solidarietà con i soldati Americani), dove faremo da spalla a Gigione, Leone di Lernia e Magnotta.
C: Suoneremo prossimamente… sulle twin towers.
M: Finiti gli esami spero di diventare parte integrante della scena nazionale, e non solo della realtà ciociara.

Quali sono le vostre influenze musicali?

S: Blues, Jazz e Country Rock e... Pop... sì! POP!
D: Nirvana, The Clash, Velvet Underground, Cristina Aguilera e Prince.
C: Blues Brothers... lunga vita ai Colonna Infame Skinhead.
M: Ratos de Porao, Hateful, Virus, Oppressed e Warzone.

Cosa ne pensate della Frosinone Skins?

S: Beh non so, uno di noi si trova a Torino, un altro abita a Castelmassimo (fuori Frosinone), un altro sta sempre dentro casa (Brigata Cenerentola), un altro sta rinchiuso nella camera con tanto di climatizzatore e quando esce di casa è un pericolo pubblico con la macchina… e per finire un altro passa il tempo lavorando in alcune orge dove raccoglie profilattici usati dai clienti… fa un po’ tu…
D: È un incrocio fra un gruppo di utopisti e i ragazzi del muretto.
M: Penso sia prima di tutto un gruppo affiatato di amici, è uno sfogo e un punto di riferimento, ed è probabilmente una risposta decisa al movimento di coatti che nessuno contrasta.
C: Saluti affettuosi alla Castelmassimo rasata e crestata.
S: Se i piloni sono uniti i coatti son finiti…

Lamette