Boots Brothers “promo 2003”

Ricevo in dono nel corso della serata del 22 febbraio di Civitavecchia il demo dei Boots Brothers, nuovo gruppo di Enrico, ex Birkenau ed ex Rout, qui nelle vesti addirittura di batterista.
Il genere è quello che ci si può aspettare da tre pelati del frusinate e un crestato: oi! italico al 100%, senza troppi fronzoli e virtuosismi, un pugno diretto in faccia, come esordio non è niente male. Personalmente mi sono avvicinato all'ascolto con un po' di scetticismo: vuoi che si tratta di un demo di una band con appena due mesi e mezzo di attività, vuoi (soprattutto) per un batterista che di solito si è abituati a vedere nelle vesti di cantante.
Ma veniamo al cd: un inizio di chitarra distorta che mi ricorda gli Oasis… Penso: "Per Dio! Che mi sia sbagliato?! Non è che Enrico ora suona in un gruppo rock?" ma appena parte la voce catarrosa di Camillo capisco che non ho sbagliato manco per niente. Un'accelerazione di chitarra, una martellante grancassa e l'immancabile grido "Oi!" ci fanno scoprire la vera faccia di Per un posto in società e dei Boots Brothers in generale: batteria "tuppa-tuppa-tuppa" costante per tutti i quattro pezzi del demo, chitarra distorta e cori sono le caratteristiche del genere che i nostri seguono fedelmente e senza pecche (forse la chitarra è un po' troppo "chitarretta" e a tratti poco incisiva, ma fa niente…).
Gradevole la qualità della registrazione e, tanto per confermare le previsioni, canzone corale dedicata al Frosinone Calcio (Bellator Frusino) con ritornello a più voci che termina con un mini-coro da stadio (e da 'mbriaconi!) simpatico, degna conclusione del tutto: "Il giallo ed il blu mi scorron nelle vene / La domenica per me c'è solo il Frosinone!".
Personalmente ho trovato buoni indizi di miglioramenti certi nel futuro prossimo: aspettando novità dal fronte Frusino, rivolgo un poderoso "Oi!" a Enrico & Boots Brothers.

Munnezza

 

Bloody Riot + Hatefull + Boots Brothers
22/02/03 - csoa Ex-Mattatoio - Civitavecchia (roma)

Partiamo da Roma alle 19 e 30 destinazione Civitavecchia. Parlando di progetti futuri, commenti sulla scena del Lazio e cazzate varie - con in sottofondo gli immancabili Ramones - ci accostiamo per rifocillarci prima dell'abbuffata alcolica della serata. Apprendiamo - dopo aver ricevuto come risposta alla nostra domanda "Sa dov'è via del Gazometro" rivolta al pizzettaro "Che cazzo c'annate a ffà a via der Gazometro che nun ce sta 'n cazzo?" - che la famigerata via è a pochi chilometri dal luogo dove stiamo consumando la nostra frugale cena. Eppure ci mettiamo tre quarti d'ora di orologio per raggiungerlo, persi per le vie di Civitavecchia con gli occhi già annebbiati. Dopo aver terrorizzato un fanciullo autoctono sparandogli a raffica tutti gli elementi a nostra disposizione (via del Gazometro? la caserma dei pompieri? il CSOA? l'ex carcere?), ottenendo come risposte sempre e solo "no", ci facciamo indirizzare da un fumato al luogo del concerto. Paghiamo i nostri tre euri di ingresso e ci tuffiamo nell'atmosfera del luogo, imitando versi equini e vaccaioli in memoria delle vittime del Vecchio Mattatoio. Saluto e rivolgo i miei più sentiti auguri di buon compleanno ad Enrico alias Steve la Chance, e sorseggiando peroncini da 33 ascoltiamo il sound check dei gruppi previsti per la serata.

Inaspettatamente la serata inizia per le 23… incredibile! E noi che nel toto-scommesse eravamo convenuti che di sicuro "Rega', qui se inizia all'una. Minimo…". Sul palco salgono i Boots Brothers di Enrico. Resto esterrefatto: Enrico si piazza dietro alla batteria! Apro la custodia del loro cd e scopro che in questo gruppo la voce non è la sua! Terrificante! Animato dai più cupi pensieri mi accingo all'ascolto della band del frusinate.
Si parte con una cover dei Bloody Riot, "Io odio i frikkettoni", eseguita in maniera rozza e cruda, e poi via via i pezzi del demo (registrato dopo appena due mesi o poco più di attività) più l'immancabile coverone "Lunga vita ai ribelli Oi!" dei Nabat, suscitando il fomento dei kids tutti.
Conclusione con il pezzo dedicato al Frosinone Calcio che termina nel degenero più totale con cori, grida, spinta e sciarpette sventolate.
Mi hanno dato un'ottima impressione, nonostante i suoni fossero a dir poco "caciaroni"..

Munnezza